Roma, 18 febbraio 2015 – Asknews
Raccolta dati indiscrimnata non serve a nulla.
Il procuratore di Torino, Armando Spataro, giudica positivamente l’attribuzione, prevista dal decreto legge approvato dal governo in materia antiterrorismo, agli agenti dei servizi di poter avere colloqui investigativi con detenuti, nell’ambito delle attivita’ connesse alla minaccia terroristica e all’uso degli infiltrati nei gruppi terroristici,
a condizione che “sia chiaro che non si abbiano straripamenti di competenze dei servizi con i compiti della polizia giudiziaria”. Il procuratore di Torino, intervenuto al convegno promosso dalla Fondazione Icsa sulla minaccia del terrorismo jihadista, ha sottolineato che questo deve avvenire nel rispetto della deleghe previste dalla legge. “Va cancellata – ha aggiunto Spataro l’idea di diffidenza purche’ si rispettino le regole e i rispettivi ambiti di competenza”.
A proposito dell’ampliamento dei tempi previsti per la raccolta e la conservazione di dati utili alle indagini antiterrorismo, Spataro ha aggiunto che “una raccolta indiscriminata e un accumulo di dati, senza una selezione a monte, non serve assolutamente a nulla. La raccolta dei dati deve avvenite per un tempo determinato e deve essere motivata dall’autorita’ giudiziaria”.