Roma, 18 febbraio 2015 – AdnKronos
“E’ indispensabile introdurre strumenti di trattamento dei detenuti stranieri, spesso dal profilo fragile, per
non esporli al rischio dell’indottrinamento”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenendo ad un convegno sulla minaccia jihadista, organizzato dalla fondazione Icsa, presso il Centro alti studi della Difesa.
“Vi sono – ha proseguito Orlando – tre principali questioni: l’incertezza nella corretta identificazione dei cittadini extracomunitari; l’interlocuzione con le comunità islamiche per una identificazione del corretto esercizio del culto, e la scarsa presenza di mediatori culturali che lavorino con i detenuti stranieri. Su
questo ultimo punto, compatibilmente con le possibilità del bilancio, faremo il possibile. Sono misure – ha concluso – estendibili anche agli immigrati”.